mercoledì 10 luglio 2013

Conoscere le trasformazioni fisiche, energetiche e spirituali in gravidanza. Imparare a rispettare la Nascita


Girottolando sul web mi è capitato di imbattermi in un articolo davvero molto interessante pubblicato da Massimo Valente sul portale www.tuttosteopatia.it.
Potete leggere qui l'articolo.

Sono davvero felice che qualcuno trovi il tempo e lo spazio per parlare del processo biologico più importante nella vita di ognuno: la gravidanza.
Questo dovrebbe interessare tutti per il semplice motivo che tutti abbiamo vissuto nella pancia di nostra madre e anche se non ne siamo consapevoli da lì nasce la radice/matrice più profonda del nostre essere e del nostro stare al mondo.
Sono felice soprattutto che qualcuno parli della gravidanza e degli adattamenti cui va incontro la donna, in maniera olistica (olos, dal greco significa tutto, intero).

Tanto si è scritto sulla gravidanza e sul parto, tanto si è detto: credenze, tradizioni, luoghi comuni…
si sono sprecate, nei millenni, fiumi di parole, tralasciando l’aspetto più intimo e spirituale di questo processo, laddove il corpo e lo spirito si fondono, in una danza sublime che è la Creazione.

Portare dentro di sé la vita è un compito arduo, felice ma complesso. Troppo spesso diamo per scontato ciò che accade senza conoscere esattamente i vissuti interiori, fisici e sottili, della donna gravida.

In una cultura così materialista come la nostra, ci siamo disabituati a parlare di Spiritualità e anzi ci spaventiamo quando sentiamo questa parola. Tendiamo a concentrarci su tutto ciò che si vede coi soli sensi fisici, su ciò che è più palesemente materiale. Abbiamo bisogno di misure, numeri, calcoli.
Ci illudiamo così di poter controllare la vita e le sue molteplici espressioni... 
E’ forse per questo approccio così superficiale che oggi la donna in attesa non trova accoglienza ai suoi bisogni, spesso neanche in famiglia.

Tutti si preoccupano di vederla come un contenitore prezioso che bisogna maneggiare con cura per paura che si rompa, tutti si concentrano sul ventre florido e pasciuto della donna, tutte le persone che le gravitano intorno aspettano con ansia di sapere quando sarà la prossima visita ginecologica, quando sarà lo scadere del tempo, quando si saprà se è un maschio o una femmina, se ha le nausee, quanti chili ha messo su, se ha avuto o no la toxoplasmosi…
Sembra che a nessuno importi della donna, della madre in quanto tale, del legame profondo e sottile che si sta tessendo nel suo grembo, del intenso compito fisico, emotivo e spirituale che spetta alla donna
…tutti guardano alla donna come ad un mezzo, ancora un contenitore…nessuno conosce davvero le sue paure, i suoi bisogni ancestrali di contenimento e accoglimento. Nessuno se ne occupa.
Nessuno si cura della sua sfera intima e segreta, chi se ne cura spesso lo fa dissacrandola, senza chiedere permesso, senza curarsi dell’estrema fragilità che la caratterizza in questa fase della vita e che la rende così simile e vicina al suo bambino!

Spesso la donna si sente sola, persa, strana: ha bisogno di ascoltare ciò che le accade, dare un nome alle sue emozioni, alle sue paure. Ma chi l'aiuta in questo?
Neanche nei corsi preparto standard c’è spazio per questo! 

Fortunatamente però, ci sono ancora alcuni professionisti che possono contenere la donna, sostenerla e finalmente aiutarla a dare spazio alle sue emozioni, al suo profondo sentire che la connette alle radici, alla Madre Terra e al Padre Cielo.
Mai nessun essere umano come una donna in attesa del proprio bambino è tanto più vicina al mondo della spiritualità. La donna in stato interessante diventa un tramite, un ponte tra due dimensioni…un portale d’accesso e di passaggio tra il Cielo e la Terra.

Fintanto che non si darà spazio  a questo, fintanto che non ne riconosceremo il valore e la potenza, le donne si sentiranno sempre più inadeguate e soffriranno perché si sentiranno diverse, sconnesse dalla loro vera natura. Infondo è cambiato poco dal medioevo: oggi non si ardono più le streghe sul rogo ma si infligge alla donna una pena ed una sofferenza di poco inferiore.
Son cambiati i tempi e son cambiate le modalità di ardere le streghe!

Ognuno dovrebbe riscoprire la sacralità del proprio mondo interiore: solo così potremmo dare ascolto alle donne e ai bambini!

Il suo corpo cambia e si adatta attorno al bambino ma i cambiamenti non sono solo fisici: insieme alle variazione fisiologiche, alle cascate ormonali, ai perfetti meccanismi biologici che ne regolano le fasi, avvengono anche profonde trasformazioni energetiche, sottili, animiche ed emotive che riportano in superficie antichi vissuti legati al materno e al tempo in cui era la donna ad essere portata nel grembo della madre. Tutto ciò che è irrisolto torna per dare la possibilità alla donna di essere elaborato: solo ciò che elaboriamo può essere lasciato indietro, così da crescere, diventare madre consapevole.

Perché ciò avvenga è necessaria una grande sincerità di intenti e tanta buona volontà. Spesso si deve passare da un percorso durato anni, da un profondo lavoro su se stesse e di connessione ( o ri-connessione) con il proprio corpo.
Il lavoro sul corpo -come abbiamo già raccontato in altri post- aiuta sempre, poichè è nel corpo che si inscrive la nostra storia.

E' importante che la donna conosca questo meccanismo ed è importante che lo imparino a conoscere anche tutti gli altri, soprattutto gli operatori della nascita e chi sta intorno alla madre (compagno, genitori, parenti etc...). E' importante che tutti comincino a rispettare ciò che la donna sente, i suoi bisogni (per quanto a volte possano sembrare strani e irrazionali).
La madre ha bisogno che le sia data fiducia, la fiducia necessaria che la nutrirà in questo processo di trasformazione.

Rispettare la nascita e sostenere/accogliere la madre e il suo bambino, significa conoscere ciò che accade alla donna, al suo corpo, alla sua fisiologia, alla sua anima, alla sua mente.
E soprattutto ascoltare!
Riconoscere questo valore spirituale della nascita, significa riconnettersi all'Universo, così come hanno sempre sostenuto le antiche discipline orientali.

Vi ricordo che tutto ciò che avviene a livello fisico avviene anche a livello spirituale, non uno senza l'altro. Tutto è connesso, sempre!

Ermete Trismegisto incise sulla Tavola Smeraldina:
...inutile aggiungere quanto tutto questo sia importante durante la gravidanza...dove siamo due ma ci sentiamo Uno!
Infondo, se solo lasciassimo lo spazio a ciò che davvero siamo, scorpiremmo tutti, con somma gioia che siamo esseri multisensibili, esseri infiniti nell'infinito, complessi...Universi che incontrano altri Universi.
Niente di più bello e appassionante!



4 commenti:

  1. Difficile commentare! Da un lato sì, hai ragione tutto è connesso e se c'è qualcosa che trasforma una donna è proprio la gravidanza. Però non ho l'impressione che sia sempre ignorato, a volte ho l'impressione che si 'enfatizzi', che si esageri un po'... ma forse alla fine hai ragione tu, tutte le esagerazioni sono più legate al 'prezioso carico' che all''involucro'...

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    1. Grazie del tuo commento Silvia!! ...e soprattutto benvenuta sul mio blog!
      Io mi baso anche/soprattutto sulla mia esperienza personale: spesso i modi di chi mi stava vicino non mi piacevano, anzi quasi mi infastidivano...c'era troppa attrazione per la mia pancia e poca per la fusione simbiontica che stavamo vivendo io ed il mio piccino. Tutte le attenzioni erano esteriori...e mai nessuno si è sintonizzato sulla mia frequenza. infondo era ciò di cui avevo bisogno, essere accolta con tutto ciò che vivevo, con i miei tsunami emotivi, i miei dubbi, le mie paure, le fragilità che non sapevo di avere...Non amavo essere vista come il diversivo del momento, ne stare al centro dell'attenzione...per cui non erano attenzioni che chiedevo ma ascolto, rispetto...
      Un pò come a dire..."questa sono io, nella mia pienezza, nella mia totalità...fuori dagli schemi...non potete incastrarmi o etichettarmi...io vivo ciò che c'è da vivere e che è diverso per ogni donne e per ogni bambino! Questi siamo noi, lasciateci vivere la nostra storia d'amore...in santa pace!"
      Difficile esprimere certi stati d'animo a parole...le parole per loro definizione son già limitate...ecco perchè è importante un ascolto che passi da cuore a cuore:)
      Grazie ancora;)

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    2. Già, tutti hanno paura di romperti, ma nessuno sta veramente ad ascoltarti dopotutto... o almeno io ho avuto la sfortuna di non avere vicino un'amica che ci era già passata... forse sono una mamma 'fresca' può veramente capire.

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    3. Verissimo Silvia, ecco perchè credo nell'importanza della condivisione e del cerchio delle mamme;)
      Grazie<3

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