IDEE, SPUNTI E RIFLESSIONI SULLA VITA DI UNA MAMMA...IL PARTO IN CASA E COME SOPRAVVIVERE IN UN MONDO ADULTOCENTRICO
sabato 22 giugno 2013
La Festa sull'Aia 2013
Domani non mancate!!
Anche quest'anno come tutti gli anni, l'Associazione Le Dieci Lune, organizza un'allegra merenda per grandi e piccini.
La Festa sull'Aia è ormai diventato un appuntamento fisso, una splendida occasione per ri-incontrarsi e passare un pomeriggio insieme ai nostri bimbi.
Mamme, babbi, nonne, nonni, zie, zii, parenti e amici sono tutti invitati.
La festa è un momento speciale per l'Associazione, un momento di ritrovo, un momento di condivisione ed un momento importante anche per raccogliere i fondi per la stampa del nostro giornalino "Piccole Impronte".
Durante la merenda ci saranno anche varie attività per i genitori e per i bambini.
Ci saranno dei bellissimi laboratori per i bambini tenuti da Giulia, Paola e Licia; l'angolo dei desideri ideato da Polina; il banchetto dello scambio dove potrete trovare 1000 cose interessanti e utili (libri, vestitini e tanto altro!); il teatrino Steneriano; pane e pomodoro; piscinette per i bimbi; l'angolo dello Shiatsu per chi ha voglia di conoscere più da vicino quest'antica Arte e tanto tanto altro!
Quest'anno poi festeggeremo insieme il Solstizio d'Estate e la Notte di San Giovanni.
All'imbrunire andremo insieme a raccogliere le erbe aromatiche ed i fiori di campo per fare l'acqua di San Giovanni, e accenderemo un falò in segno di buon auspicio così come vuole la tradizione.
Durante la giornata poi, tutti i soci riceveranno l'ultimo attesissimo numero di Piccole Impronte e per chi ancora non l'ha avuto, il meraviglioso libro "Latte di Mamma" scritto da Polina Zlotnik e dal gruppo del progetto AMP (Allattamento Materno Prolungato).
Non mancate sarà una meravigliosa festa!!!
giovedì 6 giugno 2013
6 Giugno Giornata Internazionale del Parto in Casa
Nascere in casa è la più bella delle esperienze.
Per me è stata l'evoluzione spontanea e naturale del mio percorso del divenire madre, una scelta presa consapevolmente.
Ero solo di pochi mesi e già mi affaccendavo per cercare un ospedale o una struttura che rispondesse a tutte le mie necessità. Sapevo bene cosa non volevo...e conseguentemente cosa desideravo per me e per il mio bambino.
Desideravo per lui la migliore delle accoglienze, desideravo per noi la calma, il rispetto, il silenzio, il buio, il tepore del mio nido. Avevo bisogno di costruire la mia tana come ogni mammifero. Desideravo avere intorno persone fidate con le quali già precedentemente avevo tessuto un rapporto sincero: le mie ostetriche!
Non volevo strappi, non volevo l'episiotomia (il taglio vaginale), non volevo induzioni o scollamenti delle membrane, non volevo l'epidurale...davo piena fiducia al mio corpo, sapevo che lui sapeva cosa fare in ogni momento, desideravo avere il tempo per aprirmi a questa nuova vita, desideravo dire addio a quello stato simbiotico e paradisiaco con i nostri tempi...volevo che sia io che il mio piccino avessimo tutto il tempo per salutarci e per trasformarci, per ritrovarci poi nuovi fuori dalla pancia.
Avevo paura certo, come ogni donna che non sa cosa l'aspetta ma oltre questo io desideravo sentire tutto ciò che c'era da sentire, perchè quella ero io e quello il mio bimbo: come potevo avere paura di incontrarlo?
Volevo accoglierlo io per prima perché io l'avevo portato dentro di me per 10 meravigliose ed intense lune.
Volevo essere la prima mano che lo toccava, volevo che restasse attaccato al suo/mio cordone per tutto il tempo che era necessario, fintanto che da solo non avrebbe imparato a respirare con i suoi piccoli virginei polmoncini.
Desideravo che passasse da dentro alla mia pancia a sopra e che da solo avesse voglia di cercare il mio capezzolo. Volevo guardarlo e riguardarlo fin tanto che ne avevo voglio...perchè il bambino immaginato non è mai come il bambino reale e pertanto avremmo avuto bisogno del nostro tempo per conoscerci...per capire che lui era quello dentro di me ed io ero quella fuori da lui!!
Era folle per me il solo pensiero di doverlo lasciare in mani di altri, era assurdo...lui avrebbe avuto bisogno di me come io di lui. Saremmo stati per ancora lungo tempo, l'uno l'estensione dell'altra: come potevamo stare lontani?
Non era fisiologico, non era naturale...le leggi della Natura dicono l'esatto contrario di ciò che viene fatto oggi giorno!!
Questo era quello che desideravo e sapevo che solo a casa mia e con l'assistenza delle mie ostetriche avrei potuto realizzare ciò che tanto volevo per entrambi...anzi per tutti e tre!
Ho avuto la fortuna di partorire a casa dopo una bellissima gravidanza (cosiddetta fisiologica!) e sono davvero felice che oggi finalmente ci sia una giornata dedicata a questo evento così importante.
Oggi 6 giugno, è la Giornata Internazionale del Parto in Casa e vi invito a studiare ad informarvi su questa bellissima opportunità che le donne hanno: poter scegliere come e dove partorire.
Partorire in casa si può ed è una delle esperienze più belle e gratificanti. L'informazione è fondamentale, sapere che si può scegliere essenziale.
Il parto in casa è un parto rispettoso dei tempi e della fisiologia che protegge madre e bambino e le statistiche parlano chiaro: è più sicuro del parto medicalizzato in ospedale.
La stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), sostiene che il parto fisiologico giova alla salute fisica e psichica di madre e bambino ed indica come dannose molte delle pratiche di intervento ospedaliero (tra cui la famosa manovra di Kristeller, priobita in molti paesi ma ancora troppo troppo diffusa, soprattutto in Italia!).
Il parto in casa è un parto rispettoso dei tempi e della fisiologia che protegge madre e bambino e le statistiche parlano chiaro: è più sicuro del parto medicalizzato in ospedale.
La stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), sostiene che il parto fisiologico giova alla salute fisica e psichica di madre e bambino ed indica come dannose molte delle pratiche di intervento ospedaliero (tra cui la famosa manovra di Kristeller, priobita in molti paesi ma ancora troppo troppo diffusa, soprattutto in Italia!).
Partorire è la più preziosa delle esperienze che farete, non lasciate che altri se ne occupino. Partorire è la cosa più meravigliosa al mondo (se si è rispettate). E' gratificante e può donarvi una gioia infinita!!!
W la giornata del Parto in Casa !
domenica 2 giugno 2013
Il parto attivo, cosa è?
Cosa è il parto attivo?
Così ce ne parla Janet Balaskas nel suo libro "Manuale del parto attivo".
"Partorire in modo attivo significa stare in piedi, camminare, sedersi,inginocchiarsi, accovacciarsi e mettersi nella posizione eretta preferita nella fase del travaglio.
Parto attivo vuol dire esercitare la propria volontà e determinazione nel dare alla luce il bambino, mentre si deve poter disporre di una libertà totale per utilizzare il corpo a piacimento e per trovare il sistema migliore di aiutarsi. Si tratta di un atteggiamento mentale oltre che corporeo, non è un semplice e passivo "farsi sgravare".
Può darsi che siate una di quelle donne che , lasciate a se stesse, sanno istintivamente cosa fare; ma può anche darsi apparteniate a quella vasta maggioranza che, in mancanza di esempi da seguire, ha bisogno di essere informata sulle possibilità di utilizzare tipi diversi di posizione.
Scoprirete i vantaggi e l'utilità di esercitarvi durante la gravidanza in queste posizioni e movimenti e vi abituerete a coltivare in voi stesse la capacità di ritrovare spontaneamente durante il parto posizioni e atteggiamenti utili e fisiologicamente corretti che vi permettano di rilassarvi.
Il parto è essenzialmente una funzione biologica; piacere e benessere sono esigenze primarie per voi e vostro figlio. Il parto attivo è più piacevole, più sicuro e più veloce del suo contrario, cioòè del parto passivo; questa affermazione è confermata dai risultati di numerosi studi scientifici in cui sono state messe a confronto donne che hanno partorito in modo attivo e donne che hanno partorito passivamente in posizione supina."
Il libro della Balaskas è stato forse il primo libro sul parto che ho letto mentre aspettavo il mio bambino. E' da qua che sono partita con la mia ricerca ed il mio percorso. Per me è stato un libro importante e di forte significato.
La Balaskas racconta con semplicità e naturalezza quelle che sono state le tappe del parto nell'arco della storia, parla delle posizioni e del perchè sia stata adottata come posizione standard la posizione che lei definisce passiva (quella sdraiata supina o posizione litotomica), ci da dei riferimenti storici e mostra come la naturalezza del parto sia stata condizionata dal progresso tecnologico-strumentale in campo medico.
L'autrice ci guida poi in quello che è l'affascinante mondo della fisiologia del parto, l'anatomia della donna e ciò che accade quando il bambino si accinge ad attraversare il canale del parto. Solo la conoscenza e lo studio, accompagnate dall'esperienza corporea, possono farci recuperare la fiducia nelle capacità del nostro corpo.
Conoscere come funziona il nostro corpo in gravidanza, conoscere come si trasforma e cosa ci accadrà nel momento del travaglio e poi del parto, può aiutarci ad aver fiducia in noi stesse ed in ciò che per natura siamo chiamate a fare.
Il manuale è un ottimo sostegno per tutte quelle donne che desiderano avvicinarsi al momento del parto con una preparazione maggiore e si sa che l'informazione è poi quella che ci aiuta a fare scelte consapevoli.
Nel testo sono riportati molti esercizi che aiutano a sviluppare l'ascolto, esercizi respiratori e vere e proprie posizioni verticale ed erette per affrontare al meglio travaglio e parto (fase espulsiva).
Ottimo per conoscere più da vicino le procedure mediche alle quali si è soggette in ospedale e illuminante per comprendere l'importanza della fisiologia e di come l'esito del parto dipenda in gran parte dal rispetto o meno di questa naturale protezione.
La Balaskas parla delle cascate ormonali e di ciò che avviene nel dare alla luce...affascinante e irrinunciabile!!!
Un prezioso libro che da spunti di riflessione e che propone esercizi pratici da fare quotidianamente.
Non può mancare nella biblioteca di una mamma!
Vi lascio con questo link sul quale potrete ricercare dei testi molto interessanti sul parto attivo, scritti dalla stessa autrice: Tutti i libri di
Janet Balaskas
...e se vi farà piacere nei prossimi post potremo passare in rassegna le "posizioni attive" sulle quali potrete lavorare da casa.
...e se vi farà piacere nei prossimi post potremo passare in rassegna le "posizioni attive" sulle quali potrete lavorare da casa.
A presto!
sabato 1 giugno 2013
Le Dieci Lune vincono il Premio Don Nesi 2013
L'Associazione Le Dieci Lune ha vinto il Premio Don Nesi per il 2013!
Per chi non conoscesse, la Fondazione Don Nesi si occupa di educazione nonviolenta e ogni anno premia un personaggio, ente o associazione che si occupi di questo in maniera esemplare e portando il suo operato nel mondo.
Per tanto, quest'anno sono felicissima di comunicarvi che noi de Le Dieci Lune abbiamo vinto il premio Nesi per Una Nascita Nonviolenta.
Ieri si è svolta la premiazione presso la Sala Consiliare Provincia del Comune di Livorno.
A seguito della premiazione ha avuto luogo un bellissimo dibattito dal titolo "Per una nascita nonviolenta", condotto da Gabriella Falcicchio, ricercatrice presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Unversità di Bari, da tempo impegnata su queste tematiche.
Durante il dibattito sono intervenuti vari ospiti, tra tutti Massimo Srebot, ginecologo presso Usl 5 di Pontedera che ha portato il suo interessante punto di vista e la sua esperienza sull'evento nascita, denunciando gli errori/orrori degli interventi medici durante travaglio e parto e rivendicando a gran voce la naturalità della nascita.
Srebot ha inoltre sottolineato come le evidenze scientifiche confermino, ormai da tempo, che la sicurezza del parto, la salute della madre e del bambino siano fortemente interconnesse con il rispetto dei loro tempi e come sia invece dannoso e controproducente l'intervento a priori e nelle gravidanze fisiologiche.
La nascita non violenta è una nascita rispettata dove le mani degli operatori non sono mani che violano la donna ma anzi mani che sanno accogliere, aspettare che il tempo sia pronto. Mani che massaggiano e che rassicurano, non mani che penetrano, dirigono o invadono. Questo è importante.
La nascita tocca tutti, come ci ha suggerito la Falcicchio, interessa tutti perché tutti siamo nati.
Chi opera nel settore nascita opera su tutti gli ambiti dell'esistenza, opera nel sociale. Portare un nuovo punto di vista sulla nascita, significa fare una rivoluzione.
E' importante sapere questo perchè questo può cambiare il mondo!
Estendete questo concetto, non soffermatevi sul segmento nascita...quella è solo una parte del tutto.
La nascita interessa tutti proprio per questo motivo, sta alla base dell'esistenza, è il nostro ingresso nel mondo e -consapevoli o meno di questo- ci accompagnerà per il resto della nostra vita, condizionando e influenzando le nostre relazioni, i nostri amori, il nostro modo di stare al mondo.
Credo però, che per guarire la nascita, sia necessario curare dapprima la gravidanza.
La consapevolezza nasce dentro di noi lentamente, con impegno e dedizione; si acquisisce pian pianino, attraverso le scelte e le domande che ci poniamo di volta in volta...
Noi portiamo al mondo noi stessi, il nostro vissuto, le nostre ferite (spesso ferite di nascita registrate nella memoria cellulare) e non potremo mai offrire alle nuove creature una nascita felice e non violenta se dapprima non facciamo un lavoro su di noi.
Dobbiamo prima guarire le nostre ferite o mai niente cambierà.
Questo significa affrontare un percorso personale di ricerca, lavorare su di noi e portare ad elaborazione i nostri dolori.
Noi impariamo ciò che viviamo e se abbiamo vissuto una violenza, la violenza sarà ciò che daremo all'altro...perchè è ciò che abbiamo registrato dentro.
Come vedete dunque, non si parla solo di nascita, bensì di tutti i piani dell'esistenza...è tutto più complicato ma potrebbe essere una strada perseguibile anche per sanare noi stessi.
...Del resto portiamo al mondo ciò che siamo...
Noi nel nostro piccolo proviamo a cambiare qualcosa...con i nostri strumenti con il nostro operato: regalare una nascita nonvilenta ad una madre e ad un bambino, significa regalare una nuova opportunità al mondo.
Ibu Robin Lim, l'ostetrica dai piedi scalzi ha raccontato tutto questo in una semplice frase che spesso torna alla mia mente che conferma quanto detto: "Crediamo che un inizio della vita sano e dolce sia il fondamento di una vita d'incanto. La pace nel mondo può venir costruita cominciando oggi, un bambino per volta".
Un grazie immenso a Polina, il suo operato è insostituibile, la sua presenza unica e rispettosa, sempre! Grazie a Le Dieci Lune, l'esistenza di questo piccolo grande clan di donne forti e consapevoli, rende questo mondo un posto migliore dove finalmente le donne possono scegliere come e dove partorire...è solo una piccola parte del tutto ma non è cosa da poco...
La rivoluzione parte sempre da noi e in ogni attimo le nostre scelte possono cambiare il mondo intero...
Grazie, un caro abbraccio a tutti!
Polina Zlotnik durante il suo intervento |
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