Non riesco ancora a capire come si possa…
Possiamo decidere di temere il nostro corpo e considerarlo
dunque difettoso, come un qualcosa da controllare razionalmente, delegando ad
altri la responsabilità e la gestione dello stesso…oppure affidarci a lui, alla
sua memoria ancestrale, al suo supremo sapere, ad una saggezza che non passa
dalla mente (dalla neocorteccia, il cervello più recente, guidato dal raziocinio
e da ciò che è socialmente accettato), ma dai tessuti, dalle cellule, da una
strada molto più antica e profonda.
Ancora molte donne, oggi, evitano accuratamente di
informarsi, nessuna di quelle che io
conosco (fatta eccezione per le mie amiche di pancia, coloro che hanno
fortemente cercato e voluto) si prende la briga di prendere in mano un libro
(di quelli che dico io però!!), di cercare e ricercare, di chiedere, conoscere
mamme e ostetriche che assistano parti a casa e molto molto altro…
Nessuna donna conosce davvero il proprio corpo, nessuna
conosce la fisiologia del parto e nessuna si preoccupa di farlo, in cuor loro
hanno già deciso che saranno altri ad occuparsi di questo…e spesso sono proprio
i medici ad ignorare la stessa fisiologia, ammesso e non concesso che la
conoscano davvero!!!
Il medico conosce la patologia e lì interviene…la fisiologia
è di altri!!!
Mi ferisce e mi rammarica vedere amiche e giovani donne che
non si fanno una cavolo di domanda, che delegano ad altri il proprio corpo e
l’esperienza più potente, indelebile ed eccezionale che potranno mai vivere su
questa Terra.
Hanno paura del parto, del loro corpo, hanno paura di se
stesse e del loro bambino…E’ insano tutto ciò che ci ha portato fin qui ed è
insano e anormale che le donne parlino del loro parto come la più atroce delle
esperienze…assolutamente da non rifare!
…Avete mai ascoltato il racconto di una donna che ha
partorito in ospedale?? E’ un racconto dell’orrore, fatto di sofferenza, violenza
e atrocità…
E poi avete mai conosciuto una donna che abbia partorito in
casa?? Avete mai potuto sentirla raccontare il proprio parto?
Lascio a voi le conclusioni…
Spesso mi sono sentita dire “che coraggio che hai avuto a
partorire in casa…ma non avevi paura?!” e io rispondo sempre che non sono io ad
essere coraggiosa ma le donne che decidono deliberatamente di partorire in
ospedale, quelle che decidono di delegare ogni responsabilità, quelle che si
mettono in mano ad altri rinunciando per sempre alla più profonda delle
esperienze!
Quanto alla paura invece…non credo che ci sia spazio per
questa quando si è accolti e protetti in un ambiente che noi stesse abbiamo
scelto; in natura da che mondo è
mondo è la madre che sceglie il luogo in cui dare alla luce i propri piccoli.
La paura blocca il processo stesso del parto
(fisiologicamente si arresta la cascata ormonale che tutto muove), la paura è
nella neocorteccia e c’è quando sei nella mente.
Quando sei nel corpo la paura non c’è, non c’è spazio per lei lì…il tuo corpo non conosce la paura ma conosce perfettamente il programma di creazione.
Quando sei nel corpo la paura non c’è, non c’è spazio per lei lì…il tuo corpo non conosce la paura ma conosce perfettamente il programma di creazione.
Non c’è molto da dire, è ormai appurato e provato dalle
evidenze scientifiche che il parto in casa è più sicuro del parto
medicalizzato. Spesso è proprio l’intervento medico che induce un ulteriore
intervento, ad esempio l’epidurale è tra le prime cause di taglio cesareo.
Tutto questo è spiegato molto bene in alcuni testi che ho riportato alla fine del post.
Tutto questo è spiegato molto bene in alcuni testi che ho riportato alla fine del post.
La stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nella
Dichiarazione di Forteleza del 1985, descrive come dannose per la salute fisica
e psicologica della madre e del bambino alcune delle più frequenti pratiche di
intervento ospedaliero.
Potete trovare ulteriori ricerche nel meraviglioso libro di Elena Skoko.
Potete trovare ulteriori ricerche nel meraviglioso libro di Elena Skoko.
Ci sono dati scientifici che parlano chiaramente!!!
Ina May Gaskin invece
riporta chiaramente nel suo libro “La gioia del parto”, i dati raccolti nella
casa maternità da lei stessa fondata “The Farm”: alla fine del libro sono
riportate delle appendici nelle quali sono raccolti i dati numerici che parlano
chiaramente.
Molte donne decidono deliberatamente di non informarsi perchè
mettere la testa sotto la sabbia a volte è meglio (più semplice) che conoscere davvero la
verità o altri punti di vista.
Molte temono di dover lasciar cadere le certezze illusorie
che questa società ha costruito intorno a loro. Molte hanno paura di entrare in
crisi…ma c’è una semplice domanda che vorrei fare a queste donne: se davvero
siete certe che l’ospedale sia ciò che di meglio potete avere per il vostro
parto, se davvero siete convinte della vostra scelta, perché avete paura di
entrare in crisi??
Perché avete paura di informarvi e conoscere altre possibilità? E' il vostro corpo, il vostro momento: state per vivere la cosa più bella del mondo!
Perché avete paura di informarvi e conoscere altre possibilità? E' il vostro corpo, il vostro momento: state per vivere la cosa più bella del mondo!
Tempo fa una mia paziente mi ha chiesto ”Ma come, hai partorito
in casa? E ti hanno dato il permesso?!” Ovviamente questa domanda mi ha fatto
capire che intorno al parto in casa c’è davvero poca informazione e le persone
continuano a pensare che tu abbia semplicemente voglia di fare l’alternativa
sinistroide.
Proprio ieri il marito di una mia amica in attesa mi prendeva in
giro sulla scelta che avevo fatto e rideva quando gli raccontavo
dell’esistenza degli Ospedali Amici dei Bambini, anche questo è indice del
fatto che le persone non si informano ed ignorano un universo e una vasta gamma
di scelte che si possono fare nell’ambito della gravidanza e del parto.
Le persone continuano a guardarti strano e a trovare mille
giustificazioni e scuse, tipo “Eh…se
avessi partorito io a casa sarei morta e sarebbe morto anche il bimbo perché
abbiamo avuto dei problemi…” oppure ”Ah,
per come è andato il mio parto se fossi stata a casa sarebbe stato davvero un
bel guaio perché non usciva…” etc etc.
Se la suonano e se la cantano da sole forse per
autoconvincersi che quella era davvero l’unica scelta che potevano fare,
ignorando completamente la fisiologia del parto, ignorando il fatto che certe
complicanze in una ambiente protetto e nel rispetto dei tempi di madre e
figlio, non si sarebbero neanche verificate.
Quando una donna non si dilata (se ne sentono migliaia di storie così!!) c'è sempre un motivo. Con molta probabilità non si sente al sicuro, forse non sente che quello è il momento ed il posto giusto...ma perchè continuiamo ad ignorare i segnali del nostro corpo??
Non è forse giunta ora di farsi davvero dello domande riguardo al parto??
Perchè avete paura di andare a fondo e di cercare?...
Credo che non si possa parlare delle cose se davvero non si
conoscono, non ci si può fare un’idea sul parto in casa se non ci si è
sufficientemente informati. Ma per far questo bisogna avere coraggio, mettersi
in gioco totalmente!
Non fraintendete, non voglio condannare chi decide di
partorire in ospedale, ma davvero la loro è una scelta informata?
Oppure hanno preso questa decisione solo perché tutti fanno
così, perché è più semplice per tutti (?), perché è meglio non pensare alle
alternative, perché si crede che sia l’unica strada percorribile, perché si è
insicuri, perché si ha paura di fare una vera scelta…????
E’ questo l’unico coraggio che ci vuole: il coraggio di
scegliere davvero, consapevolmente!!!
Durante la mia gravidanza ho tanto studiato, cercato,
ascoltato, ri-cercato…perché volevo fare una scelta consapevole e sono certa di
averla fatta.
Ho avuto il coraggio di guardare, di andare contro il comune
pensare, ho scelto ciò che volevo e che era adatto a me e alle mie esigenze,
avevo ben chiaro in mente come avrei voluto accogliere mio figlio su questa
terra, certo non senza fatica ma vi garantisco che non c’è gioia più grande che
avere il parto che davvero si desidera!
Rinascere come donne mentre date alla luce vostro figlio non
ha euguali, l’atto della Creazione ha in sé la scintilla del Divino.
La vostra gravidanza, le ore del travaglio, il parto ed il
post parto rimarranno impresse a fuoco sulla vostra pelle, nel vostro corpo,
nelle cellule vostre e del vostro bambino. Da li arrivate sia voi che vostro
figlio e porterete sempre con voi l’esperienza del parto.
Siete davvero sicure che non valga –dunque- la pena
scegliere consapevolmente e ricercare ciò che più fa per noi?
Vi siete chieste come vorreste venire al mondo?
Per voi è davvero naturale lasciare che dopo 9 mesi di
sublime simbiosi sia un estraneo a prendersi cura del vostro bimbo? E’ davvero
naturale allontanare il cucciolo di un mammifero dalla madre? E perché in
ospedale è così tanto praticato questo allontanemento?
E’ fisiologico per voi tutto questo?
Davvero credete che lo facciano per voi o per farvi riposare
meglio? E voi davvero riposate meglio senza più la pancia e senza più il vostro
bambino vicino?
Ci stiamo allontanando da quella che è la nostra natura e
più ci allontaniamo e più ci perdiamo e perdiamo il sapere profondo del nostro
corpo…
Informarsi e studiare oggi è fondamentale ma più importante
è riconnettersi con il proprio sentire, con il proprio corpo e con
l’istintualità che fortunatamente la gravidanza ci porta…
Non abbiate paura di ciò che sentite…seguite l’intuizione, i
messaggi profondi che i vostri divini
ormoni vi suggeriscono…
Avete voglia di nascondervi, non vedere nessuno e fare il
nido al buio?? Diventate nervose se qualcuno prova ad allontanare da voi il
vostro bambino appena nato? Vi sentite un animale selvaggio?
Tutte le regole del buon comportamento vengono sbaragliate
da ciò che sentite?
Non siate a disagio per questo, è la vostra biologia che suggerisce
cosa fare e come farlo.
Sappiate che voi e solo voi sapete cosa fare, sappiate che
il vostro corpo possiede un’innata saggezza…
Fidatevi…riceverete in cambio Divini Doni…
PER CHI VOLESSE APPROFONDIRE L’ARGOMENTO ECCO ALCUNI LIBRI
CHE VI CONSIGLIO :
“La gioia del parto” Ina May Gaskin – ed. Bonomi
“Abbracciamolo subito” Micheal Odant – ed. Red
“Manuale del parto attivo” J. Balaskas, ed. Red
“Salute e Nascita” Verena Schmid – Ed. Urrà
“Il primo sguardo” M. Klaus, P. Zlotnik – Ed. Marco
“Memorie di un parto cantato” Elena Skoko - Phasar Edizioni 2013
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