Siamo qua sempre a parlare di nascita: la nascita di un bambino, di una madre, di un padre e di una famiglia…nascita di nuove ere e di nuove vite…
ma la vita e la nascita sono strettamente correlate alla fine della vita, alla morte…
questo il lato oscuro del quale non vogliamo mai sentir parlare…
eppure non esiste l'una senza l'altra!
Sono le due facce di una stessa medaglia. L'esistenza si esplicita in questa forma duale così come ogni cosa esistente lo fa.
Lo yin e lo yang per parlarne in termini orientali: all'aumentare dell'uno diminuisce l'altro e al massimo dello yin si ha il minimo dello yang e viceversa. l'uno non può esistere se non esiste la sua controparte. Quaste due qualità si bilanciano armonicamente e producono lo scorrere incessante della Vita in un dinamismo mai uguale.
Questa è la Vita. Così si sente dire, si studiano le grandi religioni e ci sia vicina alla filosofia d'Oriente proprio per cercare di avere una visione più ampia e non una mera concezione meccanicistica, per cercare e per trovare un senso profondo dell'esistenza umana, per accettare l'impermanenza del tutto e provare il non attaccamento. Queste le basi di molte religioni e filosofie…
Bene…e poi arriva il giorno in cui tutto cade, non esistono filosofie che ti spieghino e non sai più dare un senso a ciò che accade. E' il giorno in cui una persona cara se ne va e lascia il suo giovane corpo malato…ed ecco che si riapre la voragine nera che tutto ingoia. Quale è il senso della Vita? Quale è il senso di tutto questo?
Certo, c'è! Ne sono sicura anche se io non so vederlo, anche se questo disegno è così grande che i miei occhi fisici non possono agguantarlo.
Voglio crederci e farlo con tutta me stessa. credo nella Vita oltre la morte e credo nella reincarnazione…credo che abbiamo scelto come venire al mondo e in quali condizioni farlo…
ma davvero non è sempre così semplice credere, avere fede, fidarsi dell'Universo e delle linee tracciate che ognuno di noi sceglie di seguire.
E se fosse un incidente? E se fosse andata diversamente??…perché dunque è andata così?
Credo di stare qui a parlare dei grandi tormenti d'ogni tempo, domande senza risposta ma che affliggono da sempre l'esse umano e che ci mettono di fronte a noi stessi.
Dura accettare e comprendere che in una stessa vita tanta è la gioia quanto il dolore! Difficile poterlo accettare…sembrano due mondi così lontani? Eppure esistono insieme e nelle stesse cose…così come la morte e la vita. Così come il bianco e il nero, il dolce e il salato…
Nel momento in cui vieni al mondo sai che un giorno morirai, è la condizione di nascita, inequivocabile. Non si può scegliere qui!
Ma allora se lo sappiamo perché viviamo come se non dovessimo mai morire? Ci crediamo eterni, perdiamo tempo in inutili cose e la vita ci sfugge di mano in un istante! Non avremo mai abbastanza tempo per capire e per comprendere, mai abbastanza tempo per amare, per studiare e fare esperienza delle Leggi Universali…siamo qui solo per un attimo e poi ci rituffiamo nell'eternità!
Sarà davvero così? Chissà!! Ora so soltanto che il dolore è molto forte e che non potrò più incontrare, abbracciare e salutare un caro ragazzo pieno di vita e di gioia che ha lasciato nel cuore di tutti un grande vuoto!!
Dove sei Luca adesso?? Sei di nuovo nel Grande Mare dal quale 37 anni fa sei arrivato?
Per troppo poco tempo sei stato qui…dura dover accettare di vivere una vita senza mai più rivederti e sentire la tua voce! Davvero troppo!
Si dice che la vita sia un grande viaggio che comincia nell'attimo in cui si viene concepiti…forse è così…ma qua stiamo parlando di una vita terrena che resta e resterà sempre e solo un frammento in confronto a ciò che non conosciamo!
Quante inutili parole ho detto…
Adesso silenzio…