lunedì 9 settembre 2013

Un nido per amico: la mia scelta


Eccoci in questa fase della vita dove nuovi dubbi arrivano...

Per un genitore ci sono sempre nuove ed impreviste sfide...è così che è scandito il mio tempo: da una sfida ad un'altra, da una fase ad una nuova, da un dubbio all'altro.

Il mio cucciolo cresce e lo vedo già un ometto tutto intento a fare ...questa è già una sfida, non credete?
Vedere il mio bambino che è altro da me: adesso lo sappia
mo entrambi!
Lo osservo, lo guardo silenziosamente nel suo laborioso fare, scoprire, sperimentare.

Nuove separazioni ci attendono...brevi, lievi, dolci ma sempre separazioni sono.

E non è mai facile...per nove mesi abbiamo vissuto lo stesso corpo dentro la pancia (endogestazione), per altri 9 mesi siamo stati l'uno il prolungamento dell'altra fuori dalla pancia (esogestazione)...e per il resto della vita un sottile ed elasticissimo cordone animico ci terrà uniti...
Non è più così facile sentirsi completi dopo che si è dato alla luce un bambino!!!

Oggi è stato il nostro primo giorno di nido e siamo emozionatissimi (io soprattutto!!).
Una cosa mi da forza e mi rincuora, la scelta del nido, spesso sottovalutata ma in realtà fondamentale per la serenità di tutta la famiglia.

Noi abbiamo scelto, con gioia un favoloso nido domiciliare, ricavato da una piccola accogliente e luminosa casetta.

No, non è certo (solo) l'ambiente a pilotare la scelta ma sicuramente questo gioca un ruolo importante.

Noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare le persone giuste: una delle educatrici è una mia carissima amica di pancia che ha condiviso con noi tutto il percorso dell'attesa verso la genitorialità!
Parlare con lei e condividere con le altre mamme le mie paure ed i miei dubbi riguardo al nido mi ha aiutato a scegliere la direzione giusta per noi.

Molto tempo prima, all'università in occasione di un paio di esami sulla Pedagogia e sulla Psicologia dell'età evolutiva ebbi il mio primo, significativo incontro con la grande Maria Montessori.
Ricordo di aver gustato con golosità i suoi più importanti scritti e di essermi appassionata a questa meravigliosa donna sia come medico che come pedagogista: l'amore che la sua personalità forte e carismatica emanava aveva un irresistibile profumo di rosa.
La Montessori poteva vedere cose che altri non riuscivano a vedere, vedeva il bambino nella sua interezza...lei vedeva la sua (del bambino) anima giovane eppure antica. Rispettava la delicatezza del loro Essere! Le anime gentili ri-conoscono le anime gentili.

...tutto questo era rimasto silente dentro di me, in qualche angolino segreto del mio cuore, aspettanto il momento giusto per riaffiorare con tutta la sua forza ed il suo vivo colore.

Ecco che poi è arrivato quel momento e la mia cara amica non ha fatto altro che risvegliare quella sopita passione.

Ho rispolverato libri, ho sfoderato nuovi testi e mi sono documentata per sapere cosa davvero desideravo per il mio bambino...
Tutto questo infondo è lo spontaneo e semplice risvolto dell'aver scelto il parto in casa!

E' uno stile di vita, una consapevolezza diversa che sta dietro alle singole scelte che ci aspettano ogni giorno.

Ovviamente ne sapevo poco o nulla di nidi, non era una cosa che mi competeva (...almeno non prima di avere un figlio!).
Nella mia ricerca sono poi approdata ad un testo illuminante, ovviamente sotto consiglio della Giulia:  Un nido per amico, G. Honegger Fresco .

Un bellissimo testo che offre  molti spunti di riflessione ed una conoscenza maggiore di quelle che sono le competenze dei bambini nei primi 3 anni di vita, come sostenerli e supportarli nel loro intenso e potente processo di crescita.
Leggendolo però mi sono tristemente accorta di quanto poco sia ascoltato il bambino nella vita di tutti i giorni, di quanto poco ci si fidi dei loro, dei loro giochi, delle loro emozioni...perchè??
Non sono forse più vicino di noi alla Fonte??
La pedagogia con la quale abbiamo a che fare oggi è tutta spostata su altro, vede il bambino come ad un contenitore vuoto privo di sentimenti e personalità.

Il mondo così come è incentrato sull'ego, sulla vita materiale, sul mentale, non lascia spazio alle piccole anime di esprimersi. I bambini sembrano prodotti in industrie, li vogliamo tutti uguali, piccoli soldatini che non devono azzardarsi a renderci la vita difficile e senza rendercene conto (siamo troppo presi da noi stessi e dalla frenesia di questa vita) li trasciniamo nei nostri vortici insani e soffochiamo ogni loro peculiarità, ogni loro talento ogni loro espressione spirituale.

Il mondo è pazzo e fa di tutto per far impazzire anche chi pazzo non lo è.

Il modo di educare è malato, così come è malata la nascita. L'ego ha preso il sopravvento e continui soprusi passano dalla bocca degli adulti. Siamo tutti responsabili del mondo che viviamo, tutti responsabili delle piaghe sociali, tutti ugualmente responsabili...
Questi sono i nostri bambini, sono anime gentili che necessitano della nostra accoglienza, della nostra guida gentile, non abusiamone.

Gesù disse:  "Tutto quello che farete al più piccolo dei miei fratelli lo avrete fatto a me..."

Se non rispetto ed amo le anime nobile e gentili (i bambini),  come posso amare e rispettare il prossimo, il mio mondo e la Vita in genere?!

Tutto questo passa dalla forma educativa che volendo o no condizionerà per la vita l'essere umano in formazione.
E' importante dunque scegliere bene, secondo voi?
Ogni cosa segnerà indelebilmente l'anima pura ed incontaminata dei vostri bambini...questo è un discorso che non si limita alla scelta educativa e del nido ma è un dicorso molto più ampio (che se vi va avremo modo di affrontare) che parte dal concepimento!!

Le nostre parole, le nostre invadenze, i piccoli ricatti che ogni giorno violentano la gentilezza dei nostri figli facendoli sentire inadeguati, sbagliati, non sufficientemente degni di Amore, provocano sofferenza, dolore, ferite che modificheranno per sempre il loro modo di stare al mondo...

Impariamo ad ascoltare i nostri bambini, diamo loro spazio, fidiamoci di loro...

Ecco io ho scelto un nido che desse questa opportunità al mio bambino.

Il nido come processo educativo (nel senso di e-ducere: tirare fuori ciò che c'è già dentro ognuno!) e non come posto dove parcheggiare il marmocchio per ritornare alla vita senza impicci!!!


"Adulti che hanno fiducia, che sanno aspettare, avendo sperimentato che l'assenza di giudizio e di pressione psicologica promuovono benessere e senso di libertà, si astengono dal dire"nn correre, questa non è una marcia" o "perché hai fatto il sole viola?" E nemmeno danno modelli del resto incomprensibili per un piccolino, di come si cammina "a tempo" o di come si "fa" un papero: un atteggiamento che libera dall'ansia per il risultato perfetto." 
Un nido per amico, G. Honegger Fresco






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