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venerdì 27 dicembre 2013

Otite: i rimedi naturali



…Come vi raccontavo nel precedente post, in questi giorni ci siamo ritrovati a combattere un mal d'orecchi (otalgia) e dunque ecco le mie più recenti ricerche e scoperte riguardo ai rimedi naturali per prevenire e curare questo fastidio molto frequente nei bambini da 0 a 3 anni d'età.


L'otite è un processo infiammatorio a carico dell’orecchio. In base alla zona colpita si distinguono tre tipi di otiti: quella dell’orecchio esterno (detta otite esterna), quella dell’orecchio medio (detta otite media) e quella dell’orecchio interno (detta otite interna). 
L’otite esterna ha un origine batterica o micotica; colpisce il condotto uditivo e può manifestarsi con un foruncolo o con un eczema. I sintomi principali sono: dolore che si acutizza al tatto e sensazione di orecchio “pieno”, causata dal gonfiore del condotto uditivo. Può essere causata da germi o da agenti esterni come errate manovre di pulizia. 
L’otite media colpisce l’orecchio medio ed è in genere più grave dell’otite esterna. Compare frequentemente nei bambini perché le loro tube di Eustachio sono più corte e posizionate più orizzontalmente e questa caratteristica rende difficile il drenaggio. Le otiti medie sono causate da virus e batteri che passano attraverso le tube infiammate a causa di raffreddori, sinusiti, faringiti, tonsilliti. Nella forma acuta, detta otite acuta media, il mancato drenaggio comporta un accumulo di secrezioni che esercitano un pressione sulla membrana timpanica. Ciò determina uno dei sintomi principali dell’otite media, il dolore intenso. Altri sintomi tipici sonoipoacusia (riduzione dell’udito), acufene (percezione illusoria di rumori e fischi), a volte vertigini. 
L’otite interna è un’infiammazione batterica della struttura dell’orecchio interno. 
( estratto dal web )


Spesso si parla invece di Otalgia da non confondere con l'Otite vera e proprio.
L'Otalgia è il mal d'orecchio causato da un'infiammazione in corso dovuta ad un colpo d'aria o di freddo. Può essere dovuto alla presenza di liquidi ristagnanti nell'orecchio, che premendo sul timpano genera no un'infiammazione con conseguente dolore.
Spesso si riconosce perché il bambino piange a intermittenza, alterna momenti in cui è tranquillo ad altri in cui prova molto dolore. Se si tratta di bambini piccoli spesso allattarli porta sollievo immediato poiché attraverso la suzione possono riequilibrare la differenza di pressione che c'è tra interno ed esterno. Può risolversi da sola nel giro di pochi giorni o addirittura ore!

La PREVENZIONE come sempre resta l'arma vincente soprattutto quando si ha a che fare con i più piccolini. Se volete scongiurare tachipirine e antibiotici dovete disciplinare la vostra routine soprattutto nei periodi più "pericolosi" (autunno ed inverno), quando frequenti raffreddori e formazione di catarri possono ostruire i canali dei piccolini. 
Poiché i bambini piccoli non riescono ad espellere da soli i muchi (non sanno soffiarsi il nasino e i loro condotti uditivi non ancora del tutto sviluppati, corti e orizzontali facilitano i ristagni e le ostruzioni) più essere utile aiutarsi con frequenti lavaggi nasali. I lavaggi nasali sono un'arma preziosa anche se spesso detestata dai bambini…io personalmente non riesco a farli al mio bimbo!! Sob!! ;/

Se riuscite effettuate i lavaggi anche ogni giorno o più volte al giorno con la soluzione fisiologica, fate  così: fate distendere su un fianco il bambino e irrigate la narice che sta sopra, così facendo il dotto nasale verrà pulito e il liquido defluirà dalla narice sottostante. Ripetete per l'altra narice sull'altro lato.

Poi andrebbero limitati i consumi di latte e latticini poiché- al contrario di quanto si possa credere- aumentano la produzione di muco all'interno dell'organismo.

Buona abitudine sarebbe poi quella di integrare la Vitamina C nel fabbisogno quotidiano di ognuno, magari con tisane di Rosa Canina (pianta diuretica e ricca di vitamina c) o con il Macerato Glicerico (M.G.) della stessa prendendone 30 gc. diluite in poca acqua prima di cena e perché no assumere 2 fialette la settimana di oligoelementi (Rama-Oro-Argento o Manganese-Rame-Zolfo). Tutto questo aiuta ad alzare le difese immunitarie e si può seguire questa prescrizione per tutto l'inverno.

Ottimo è aiutarsi con areosol e suffimigi a base di oli balsamici come l'eucalipto radiata o la lavanda.

Ecco invece un ANTINFIAMMATORIO NATURALE: Se non arrivate in tempo, per cui è già in atto il processo infiammatorio con conseguente dolore, potete provare con un antinfiammatorio naturale, ottimo è il Ribes Nigrum MG I DH, 20 gocce 3 volte al giorno in mezzo bicchiere d'acqua associato a un rimedio omeopatico: Belladonna 5CH, 3 granuli ogni due ore.

Ecco invece una breve carrellata di I RIMEDI ANTIDOLORIFICI:
  • Sale e Riso: in una garza o in un fazzoletto versare sale grosso o riso (o entrambe), fare un piccolo fagottino e scaldarlo o nel forno o su un termosifone. Deve risultare piacevolmente tiepido e dunque appoggiarlo esternamente all'orecchio per 10 minuti.
  • Impacco di Cipolla: affettare la cipolla finemente, lessarla o cuocerla in padella e poi metterla in un fazzolettino o in una garza sterile. Applicare l'impacco esternamente all'orecchio.
  • Impacco d'aglio: portare in ebollizione in acqua due o tre spicchi d'aglio, schiacciarli aggiungendo un pizzico di sale, avvolgerli in una garza sterile e posizionare il fagottino così ottenuto esternamente all'orecchio, le proprietà antimicrobiche dell'aglio possono essere di grande aiuto e certo alleviare il dolore.
  • Impacchi d'acqua calda: pezze di stoffa imbevute di acqua calda messe sull'orecchio esterno alleviano il dolore
  • Camomilla: può essere utilizzata per fare suffumigi che decongestionano le vie aeree liberandole dal muco e come infuso da miscelare con qualche goccia di olio d'oliva, inumidire un batuffolo di cotone e metterlo nell'orecchio dolorante.
  • Lapacho: una tintura madre prodotta da un laboratorio erboristico come ce ne sono pochi, è capace di alzare le difese immunitarie e favorisce l'eliminazione dei batteri e microorganismi.
  • Verbasco (Verbascum Thapsus): fare un infuso dei suoi fiori mettendo un cucchiaino di fiori in mezzo bicchiere d'acqua bollente, miscelare poi un cucchiaio di infuso con un cucchiaio di olio d'oliva e lasciar riposare per una notte intera, successivamente applicare qualche goccia della miscela così ottenuta nell'orecchio dolorante.
  • Trattamento osteopatico craniosacrale: può portare notevoli benefici soprattutto a chi soffre di otite e otalgie recidivanti. Tale intervento libera le tube di Eustachio favorendo il drenaggio dei liquidi, evitando i ristagni si può evitare il propagarsi di virus e batteri e la conseguente infiammazione. Bob Fulford, osteopata cranico, afferma che "il ristagno di liquido nell'orecchio medio, risultante da una riduzione della mobilità cranio sacrale, è alla radice del problema. (...) Una manipolazione dolce migliora il movimento cranio sacrale che, a sua volta, aiuta a drenare il liquido dall'orecchio medio. Il trattamento osteopatico considera il soggetto nella sua globalità; pertanto non si limita al  trattamento   locale  della  zona   legata   al   sintomo   ma   ricerca   la   normalizzazione   delle funzioni  fisiologiche e immunologiche affinché il corpo possa reagire alle successive aggressioni."
Ci sono poi molti rimedi omeopatici da usare sotto la guida sapiente di un bravo Omeopata uno tra tutti è il KALIUM MURIATICUM 6 CH, da prendere così: sciogliere 10 granuli in mezzo litro d'acqua e berne un sorso ogni ora. Prima di bere agitare per 5 volte il contenuto della nostra boccetta. Aiuta lo scioglimento dei muchi e libera i dotti.

Ed ecco poi IL MIO RIMEDIO: OLIO D'OLIVA E CAJEPUT
Scaldare un cucchiaino di olio d'oliva dentro mezzo guscio di noce, quando l'olio sarà caldo mettere 2 gocce di olio essenziale di Cajeput e con una pipetta prelevare il contenuto del guscio e versarlo nell'orecchio dolorante. Fate attenzione che la temperatura sia giusta!! L'olio deve essere tiepido e non bruciante! Mettere poi un batuffolo di cotone nell'orecchio fintanto che non sia avvenuto l'assorbimento.
Mia cognata (medico, ovviamente parteggia per la tachipirina!) dice che sono rimedi di noi indigeni…forse...ma è miracoloso.
Provare per credere!
Il Cajeput è un olio essenziale balsamico con proprietà antidolorifiche soprattutto agisce a livello delle sintomatologie legate alle orecchie e alle nevralgie.

E poi per chi fosse interessato ad approfondire il linguaggio del corpo ecco dulcis in fundo una brave Lettura Psicosomatica di ciò che può rappresentare la sintomatologia dell'Otite.
Quasi tutte le patologie riguardanti l'orecchio simboleggiano un disagio legato all'ascolto. Nella fattispecie l'otite, come tutte le infiammazioni rappresenta un conflitto riguardo a questo tema. La persona che ne soffre è spesso costretta ad ascoltare cose cha la disturbano, lamentele, rimproveri, critiche, etc...
Nel caso dei bambini invece la lettura ha un'altra sfaccettatura: il bambino si sente schiacciato dalle continue richieste esterne di genitori ed insegnanti e non è un caso che i più colpiti, siano proprio i bambini di indole mite e con spiccata sensibilità ed emotività che subiscono le dinamiche di genitori nervosi e vittime di ritmi frenetici che impongono anche ai loro figli. Il bambino attraverso l’otite esprime la sua sofferenza: quella di non essere compreso nella sua natura e accolto nelle sue difficoltà.


Spero possa esservi utile questa mia piccola ricerca che non si vuole in nessun modo sostituire al parere del medico e all'utilizzo, quando necessario, dei farmaci!!
QUESTI SONO PICCOLI RIMEDI CHE POSSONO AIUTARE NEI CASI PIU' LIEVI.
IN OGNI CASO E' SEMPRE BENE SENTIRE IL PARERE DEL PEDIATRA POICHE' CON LE OTITE NON C'E' DA SCHERZARE!!



Parliamo di...Cure Naturali


In questi giorni abbiamo avuto a che fare con un mal d'orecchi (otalgia) e più di altre volte mi sono documentata su come sfuggire (ovviamente quando presa in tempo e quando possibile) alla cura antibiotica e all'utilizzo di farmaci. Ho ricercato e studiato…e siccome ritengo che possano essere info utili a tutte le famiglie, mi fa piacere condividere con voi questa mia breve e modestissima ricerca.

Pimpi ha due anni e abbiamo avuto la fortuna fino ad ora di non ricorrere mai a farmaci, sono sempre bastati il latte di mamma e i rimedi naturali!
Proprio per questo ci tengo davvero tanto a dare la possibilità al suo corpicino intelligente di trovare da solo la giusta soluzione…magari solo con qualche piccolo sostegno naturale.
In tutta questa nostra presa di coscienza abbiamo la fortuna/sfortuna di avere una nonna che è stata infermiera per lungo tempo, uno zio che è medico di base e una zia chirurgo che opera in un famoso Ospedale Pediatrico…capirete da soli come sia difficile la vita per una mamma come me che cerca e ricerca costantemente rimedi e soluzioni che rispettino e sostengano il processo di autoguarigione proprio di ogni organismo vivente…
Ovvio che i dubbi saltano sempre fuori, soprattutto quando si è soli contro tutti, soprattutto quando la formazione in Medicina Naturale e Olistica appartiene solo alla sottoscritta…ma io ho le mie certezze e siccome nella medicina psicosomatica torna sempre tutto mentre nella medicina ufficiale ci si affida a ipotesi (…se non lo sapete ancora la medicina ufficiale si basa su ipotesi e supposizioni….Pensate come siamo messi...e voi che pensate di essere in buone mani!!!)…io continuo con determinazione sulla mia strada!

Dunque dicevo…che nonostante in famiglia sia ritenuta quella strana (parlano di me come fossi un'indigena, una sciamanna…o una straga fattucchiera :))…io principalmente mi fido di un'intelligenza innata che sta alla base d'ogni processo, in primis quello di autoriparazione dell'organismo che vede nel dolore una protezione e non un nemico da combattere, dunque perché ricorrere subito alla tachipirina e perché avere paura di ascoltare cosa il nostro corpo ha da dirci? Credo che il mio messaggio passi chiaramente e credo di dare un giusto e Sacro insegnamento a mio figlio, cioè quello di imparare ad ascoltare il suo corpo e fidarsi di ciò che si sente, senza sopprimere i segnali perché scomodi. Certo il dolore non piace a nessuno, ovvio…ma ciò che vorrei far capire a molte persone è che il dolore va interpretato e va ascoltato perché ci sta aiutando a risolvere cose che altrimenti non riusciremmo a risolvere.

Inoltre vorrei ricordare a tutti che ogni alimento, rimedio o farmaco, ha su di noi dei risvolti che non possiamo conoscere. Noi siamo un tutt'uno (anche se siete convinti di no!) e il nostro organismo comunica con l'ambiente a più livelli così come le varie parti del corpo comunicano tra di loro…Consapevoli o no questa è la verità!! Ogni alimento, rimedio o farmaco agisce nel corpo e nella mente cambiando anche il nostro atteggiamento, comportamento ed emozioni riguardo agli eventi e a noi stessi.
Prendere farmaci o cose artificiale e non necessarie, non è forse come inquinare il nostro organismo??

Più cose artificiali (create dall'uomo artificialmente e non presenti in tale forma in Natura) immettiamo nel nostro organismo pulito e più ostruiremo i canali energetici nei quali scorre la nostra Forza Vitale, creando tossine e ristagni che alla lunga si faranno (o in un modo o nell'altro) frasi sentire.

Ora detto questo si può capire, a ragion del vero, perché ci tenga così tanto ad evitare farmaci e quant'altro…per me, per la mia famiglia e soprattutto per i bambini (il loro organismo si sta formando e ogni intervento farmacologico più arrestare o causare deficienze che poi non saranno più risanate, creando le basi per patologie più gravi in futuro!).

Nel prossimo post tutti i rimedi naturali per prevenire e curare l'Otite…restate connessi!!;)




venerdì 4 ottobre 2013

Fiori di Bach: Chicory

Per utilizzare efficacemente un fiore bisogna partire dal fiore stesso, conoscere il fiore intimamente, percepirne la dimensione simbolica che rimanda alla sua funzione e da qui passare poi all'analogia che lo lega all'uomo.
i fiori sono portatori di una realtà funzionale: ogni persona possiede le caratteristiche di ogni fiore e attraversa, durante lo sviluppo fisico e psicologico, fasi evolutive che in negativo o in positivo passano attraverso il carattere del fiore.
Ogni fiore incarna una funzione psicosomatica che può riaccordare il nostro campo elettromagnetico portando enorme benificio.

Il primo fiore che mi sento di presentarvi è Chicory (cichorium intybus- cicoria selvatica). 
Perchè ho scelto questo fiore?
Forse perchè più di altri in questo momento lo sento vicino a me e al mio vissuto, forse perchè lungo i cigli delle strade ancora se ne trovano a bizzeffe o forse perchè è uno dei fiori che più si utilizzano nella maternità...

Chicory è legata al potenziale spirituale della maternità e dell'amore altruista.
Questa essenza spesso è utile per le madri eccessivamente chiocce e che desiderano fortemente avere sempre vicino coloro che amano, in realtà lo stato negativo del fiore ci porta ad essere madri bambine, madri bisognose che non sanno dare amore incondizionatamente ma che tentano sempre di manipolare sottilmente gli affetti, con sottili e subdoli stratagemmi e che non aspettano altro di trovarti in fallo per poterti rinfacciare tutti i sacrifici che hanno fatto per te.

Spesso però si somministra ai bambini che richiedono molte molte attenzioni, bambini affettivamente esigenti e che pretendono la nostra costante presenza.

Chicory ha a che fare con il lasciare andare, spesso la somatizzazione di Chicory si ha sottoforma di liquidi trattenuti (ritenzione idrica). Trattenere i liquidi nel linguaggio biologico significa sentirsi in pericolo, dunque suppongo che di base ci sia una paura...paura di non essere amati per ciò che si è (e dunque non riuscire ad amare gli altri per come sono a loro volta), paura di non essere accettati e riconosciuti, paura che si cela dietro il continuo fare qualcosa per compiacere l'altro e per avere il suo bene, la sua considerazione.

Ogni fiore ha più sfumature, l'importante è capirne la personalità per poi trasporla alle varie situazioni del quotidiano.
I tipi Chicory entrano in ansia per un nonnulla, pretendono considerazione e coccole, si preoccupano dei dettagli...

Chicory nel suo stato trasformato e positivo diventa uno dei fiori più belli, esprimendo il suo potenziale di archetipo de la madre universale, ci si occupa degli altri con grande amore e dedizione,, si dona senza aspettarsi nulla in cambio, calore, cordialità, tatto; si è protetti in se stessi, si è capaci di donare agli altri protezione e sicurezza.

"Lascio libero ciò che ho trattenuto!"

Ottimo rimedio per i bambini  e le mamme che cominciano l'avventura del nido, per i primi distacchi dalla mamma. Spesso mamme e bimbi necessitano di prendere lo stesso fiore nello stesso momento, poichè la loro energia è ancora la stessa anche se con sfumature diverse. Il legame profondo si evidenzia anche in questo.

Chi vuole può approfondire la conoscenza dei fiori con alcuni di questi testi:
"Terapia con i fiori di Bach" di Mechthild Scheffer, ed. Tea
"Fiori di Bach, analisi comparata delle essenze" di R. Orozco e C. Sanchez, ed. Centro Benessere Psicofisico




Conoscere i Fiori di Bach


CHI ERA EDWARD BACH...
E. Bach nasce nel Galles nel 1886, ragazzo sensibile e molto vicino alla Natura, segue dapprima gli studi in teologia e successivamente quelli in medicina.
Desideroso di aiutare le persone che soffrono, dopo la laurea in medicina comincia ad avere perplessità sulla medicina ufficiale.
Bach comincia a farsi delle domande e si rende conto che l'applicazione delle regole terapeutiche secondo l'approccio allopatico (l'attuale medicina), non portano dove dovrebbero: in genere i pazienti che assumono lo stesso farmaco non hanno le medesime reazioni, le persone con tratti caratteriali simili invece mostrano reazioni similari.
E se alla base del malessere ci fosse qualcosa che riguarda le caratteristiche individuali della persona e gli eventi della sua vita?
Bach partendo da questo presupposto individua sette ceppi batterici dell'intestino umano, corrispondenti a sette tipologie caratteriali.
Dopo poco viene colpito da una grave malattia con prognosi infausta e decide di abbandonare per sempre la medicina fino a quel momento conosciuta come tale, per dedicarsi completamente alla sua guarigione e alle sue ricerche. Il suo percorso lo porta a cercare tra i semplici, le piante selvatiche che gli antichi erbari medievali definivano "esseri tra gli esseri". Nascono così i 12 (fiori) guaritori.

RACCOLTA E PREPARAZIONE DEI FIORI
...Poi una mattina di maggio Bach osservò che la rugiada avrebbe potuto trasmettere l'informazione della pianta e la rugiada prelevata dai fiori esposti al sole era quella che conteneva le maggiori vibrazioni energetiche.
Così iniziò a raccogliere i fiori nei luoghi dove erano comunemente presenti, nelle prime ore del mattino  durante le giornate di sole, poi preparata una ciotola di vetro riempita per un quarto di litro d'acqua sorgiva (o bollita), vi disponeva con le pinzette i fiori raccolti, lasciandoli esposti alla luce del sole per 3-4 ore (il metodo della solarizzazione). Durante tutto questo processo, l'accorgimento era quello di non toccare mai con le mani i fiori, in modo da non alterarne la vibrazione. Dopo di che l'acqua, assorbita l'energia benefica dei fiori, veniva versata in un vaso scuro contenete lo stesso quantitativo di brandy.

Le essenze così ottenute venivano poi diluite in una bottiglietta da 30 cc nella quale si versano 3/4 d'acqua, 1/4 di brandy e 2 gocce prelevate dalla boccetta stock (essenza madre).
Se il rimedio da somministrare è uno solo, allora si diluiscono nella boccetta da 30 cc 4 gocce.

La somministrazione prevede l'assunzione di 4 gocce di rimedio poste sotto la lingua, per 4 volte al giorno e per tutte le volte che se ne sente l'esigenza.

Bibliografia:

  • E. Bach "Le Opere Complete" - ed. Macroedizioni
  • Methild Scheffer "Terapia con i fiori di bach" - Ed .Tea
  • R. Orozco e C. Sanchez "Analisi comparata delle Essenze"- Ed. Centro di Benessere Psicofisico
  • Dietmar Kramer e Helmut Wild "I fiori di Bach, 3 vol." - Ed. Mediterranee
  • F. Nocentini e M.L. Peruzzi "Il libro completo dei fiori di Bach" - ed. Giunti
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